SONDAGGIO SULLA SICUREZZA NEL MOTOCROSS – PARTE 2

Rui Goncalves - 8Biano Racing

Il tema della sicurezza  nel nostro sport non dovrebbe mai essere un aspetto da sottovalutare o da tirare fuori quando succedono gravi incidenti.  Vogliamo andare un po’  più a fondo e sentire il parere di piloti e addetti ai lavori.

Il bello del nostro sport è l’aspetto spettacolare ed emozionale che coinvolge piloti e appassionati. Con l’obiettivo di far avvicinare più aspiranti possibili al motocross più di qualche persona tra gli addetti ai lavori ha sollevato diversi dubbi riguardo piste troppo veloci e moto che permettono di andare forte anche a chi non ha la necessaria esperienza.

 

Secondo noi si potrebbe iniziare un percorso che porti all’attuazione di un corso di guida-pratica obbligatorio per coloro che prendono la licenza per la prima volta e si apprestano ad affrontare le piste di allenamento negli affollati weekend insieme a piloti di tutti i livelli. Non è più accettabile che chiunque e con qualsiasi livello di capacità, possa entrare in pista senza sapere le basi dello sport per poterlo affrontare in tutta sicurezza, per sé e per gli altri piloti.

 

Sentiamo cosa ne pensano i diretti interessati, ovvero alcuni piloti e addetti ai lavori, oltre ad alcuni gestori delle piste. Ad ognuno abbiamo posto quattro domande sui vari temi che abbiamo preso in esame:

 

  1. Tema sicurezza in pista, pensi che si sta facendo abbastanza o con le ultime evoluzioni dello sport si sta andando verso un aumento dei rischi?
  2.  Dove si potrebbe intervenire?  Tracciati, moto oppure?
  3. Cosa ne pensi dell’istituzione di corsi di guida obbligatori per staccare la licenza?
  4. Il problema maggiore é negli allenamenti o in gara secondo te?

 

FILIPPO BERTUZZO –  Pilota TEAM CAPARVI RACING – MX1

1) Al giorno d’oggi le moto vanno molto forte, già di serie, e questo sicuramente per i meno allenati è un rischio in più, però è anche vero che le piste sono sempre più lisce e sempre più veloci, perché i salti vengono abbassati per facilitare l’amatore, le buche spianate perché sennò la gente non va a girare. Tutto questo aumenta di conseguenza la velocità in pista e di conseguenza anche un amatore della domenica riesce ad andare molto veloce in queste condizioni, aumentando così rischi e perdite di controllo. Molte piste somigliano più a piste da velocità che da cross.

2) Se i tracciati fossero un filo più selettivi secondo me la gente ci penserebbe due volte prima di rischiarsela e di andare a vita persa ad alte velocità ma starebbe con le orecchie più alte e modererebbe la velocità quando le forze non sono più come nei primi giri e di conseguenza ci sarebbe una maggiore attenzione e quindi meno rischi.

3) Penso che i corsi siano una grande cosa, e che se ne istituissero di più da parte della Federazione non sarebbe una brutta idea. Ogni regione potrebbe dedicare un week end per dei corsi ai vari livelli con dei federali da loro indicati.

4) Secondo me non è gara o allenamenti .. certo negli allenamenti senza sbandieratori il rischio aumenta o magari con più polvere in pista uguale .. però i rischi ci sono in ogni caso. Sicuramente nelle gare le piste vanno fresate a dovere e innaffiate nei giorni precedenti e non corso fino all’ultimo e poi tirate e battute e basta senza fresare , perché così facendo l’acqua non penetra a fondo e si rischia solo di fare una lastra di sapone .

 

GIANMARCO CENERELLI – Pilota RAGNI MOTOR – MX2

1) Ultimamente le piste mi sembrano più sicure di una volta sono meno veloci essendoci più salti la velocità è ridotta. Le moto vanno molto più forte ma sono anche molto più stabili quindi si ha più sicurezza.

2) Si potrebbe intervenire magari più che nei tracciati e moto con sbandieratori anche negli allenamenti che prendano seriamente quello che fanno e dedicando un pò più attenzione anche perché a volte accade che al posto di sbandierare si perdono a guardare le gare.

3)Penso che sia giusto istituire corsi per piloti inesperti soprattutto perché quando si troveranno in pista avranno già un’idea di come si va in moto cosicché non saranno un pericolo ne per se stessi ne per gli altri.

4) Il problema maggiore secondo me si riscontra in allenamento perché nella maggior parte delle piste non si trovano nè ambulanza nè sbandieratori in più per i piloti di livello maggiore si trovano piloti che magari vanno più piano questo può anche essere pericoloso cosa che non accade in gara grazie alla divisione di categorie.

 

TIZIANO PEVERIERI – Pilota Campione Italiano Veteran 2017

1)Alla prima domanda ti dico che nn si fa abbastanza, anzi se eravamo arrivati ad un buon livello adesso si torna indietro.

2) Le moto sono sempre più potenti e stabili, però si fanno piste sempre più veloci per aumentare lo spettacolo (dice qualcuno) io mi ricordo che negli anni dal ’90 al 2000 le moto si chiudevano nelle rampe per quanto erano ripide, poi le piste sono sempre più infossate nel terreno non avendo più una naturale via di fuga, il 450 non so da che età si possa prendere, ma sotto a 17 anni niente.

3) Sarebbe buona cosa,anzi necessaria per limitare molti infortuni.

4) Secondo me rimangono gli allenamenti i più pericolosi, senza i segnalatori.

 

 

JANGO GRANDI – Pilota Campionato Italiano Veteran

1) Penso che si stia aumentando la sensibilità al problema, purtroppo a causa di sempre più infortuni gravi e che si debba quindi fare sempre di più.

2) Intervenire sicuramente nei tracciati visto che non è pensabile chiedere alle case costruttrici di fare mezzi meno performanti e facili. Evitare salti da 30 mt e serie ritmiche (che fanno parte di un’altra specialità che si chiama supercross) e lasciare i tracciati più bucati in modo che i meno pratici, approccino ai salti a velocità più basse.

3) I corsi di guida sono una buona cosa anche se con la mentalità italiana temo ridurrebbero il numero di licenze.

4)Credo che comunque in gara si cerchi più spesso il limite anche quando il livello dovrebbe essere più “amatoriale” e questo è normale poi è certo che anche in allenamento il rischio è in agguato. Proporrei sanzioni che vanno anche all’allontanamento dal tracciato per chi in quella giornata ha tagliato la pista. A me capita ogni tanto di trovarmene sotto mentre tagliano un pezzo ostico o che non sia divertente.

Cingoli - Campionato Italiano MX1 2017

ALESSANDRO PAGLIACCI – Pilota TEAM CAPARVI RACING – MX1

1) Credo che le moto sono molto facili da guidare e permettono di saltare anche a chi non ha una buona tecnica. Le piste sono sempre più facile, ma se da una parte è un bene secondo me ci sono anche delle note negative: tutti vanno a tutta e questo aumenta il rischio.

2) I tracciati come già detto sono sempre più semplici, per le moto non si può fermare lo sviluppo. E’ un’evoluzione normale.

3) Sarebbe davvero una gran cosa istituire l’obbligo di corsi di guida per prendere la licenza la vedo come la miglior soluzione possibile.

4) Di sicuro il problema più grande è in allenamento, dove tutti sono più rilassati e soprattutto dove si incontrano piloti di tutti i livelli.

 

SIMONE CROCI – Pilota TEAM FLY OVER – MX2

1) I rischi sono sempre quelli, bisogna avere più personale e più professionale.

2) Nessuno dei 2, le moto ormai sono sempre più avanti e le piste di livello italiano sono buone, alcune c’è da perfezionare alcune cose.

3) Nessun corso secondo me.

4) Negli allenamenti quando ci sono 300 moto e non ci sono sbandieratori, in gara comunque si deve migliorare ma ci sta.

 

 

STEFANO PEZZUTO – Pilota TEAM GHIDINELLI RACING – MX1

1) Secondo me si, si sta andando verso un aumento dei rischi. Le piste sono sempre più veloci e meno tecniche, curve con raggio molto ampio che vengono affrontate a gas pieno, rettilinei velocissimi e tutti i tracciati pianeggianti.

2) Secondo me si dovrebbe tornare a piste vecchio stile. Salite discese con curve e sezioni più tecniche, cosicché diminuisce la velocità. Anche le moto hanno sempre più cavalli, quindi le velocità aumentano e se non sei allenato, a quelle velocità è facile rischiare di più.

3) Secondo me potrebbe essere un idea molto buona fare dei corsi di guida prima di staccare la licenza, però trovo che sia una cosa molto difficile, anche perché facendo così il motocross morirebbe in pochissimo tempo, perché magari chi vuole provare, oltre al costo di moto, abbigliamento, ecc, dovrebbe per forza spendere soldi per fare questi corsi obbligatori e magari cambia idea.

3) In gara secondo me va tutto abbastanza bene, non vedo grossi problemi. In allenamento ne vedo di più, esempio sbandieratori e ambulanze in pista, almeno nei week-end dove c’è molta gente che gira non sarebbero male. Poi il motocross è uno sport molto pericoloso, si sa, non si può cambiare quello. I piloti professionisti rischiano tutti i giorni per questo sport e non gli entra nulla nelle proprie tasche, questa non è una bella cosa…

 

SONDAGGIO SICUREZZA – PARTE 1

 

CONTINUA…

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