ITALIANO FEMMINILE E PRO PRESTIGE, ALCUNE CONSIDERAZIONI

L’italiano Femminile è un torneo interessante ma difficile da collocare, specialmente come abbiamo visto a Fermo nel Pro Prestige.



 

Iniziamo subito con il dire che per questo campionato tutti hanno il massimo interesse che possa crescere, anche se i numeri del 2022 dicono che c’è stata un’inversione di tendenza. Infatti al cancelletto quest’anno mancano diverse atlete rispetto al 2021. Potrebbe essere l’effetto del periodo storico che stiamo vivendo. Oppure il divario che si pone tra le prime e le ultime diventa sempre più grande e consiglia diverse di loro a non affrontare il campionato nazionale scegliendo i regionali e anche i tornei di altre leghe.

 

 

Fatto sta che quest’anno si sono perse in media una decina di presenze a gara, un 25% che dovrebbe far riflettere un po’ tutti.

 

Ma passiamo al nodo principale di questo pezzo. A Fermo purtroppo abbiamo affrontato le problematiche di mettere insieme donne e uomini del massimo livello nazionale.

 

 

Abbiamo voluto parlare di questo anche con i rappresentanti della Federmoto e la spiegazione è stata semplice ed implacabile.

 

È stato un esperimento, c’era la volontà di dare visibilità anche alle ragazze ma abbiamo notato che sarà difficile ripeterlo.

Purtroppo il Pro Prestige ha bisogno di tracciati che devono essere molto impegnativi per preparare i piloti alle competizioni internazionali. Le femmine purtroppo soffrirebbero troppo in certe condizioni e il dover rielaborare la pista per farle correre più in sicurezza va a discapito dei ragazzi. Guardate i tempi sul giro tra la prima e la seconda manche de i MX2 ed MX1 e vi renderete conto di quello di cui parliamo.

 

 

Questo è anche il motivo per cui la prima manche è stata disputata sabato (magari sarebbe stato meglio un orario migliore per carità). Per non dover lavorare la pista una volta in più la domenica.

 

Per la Rookies Cup al contrario possiamo dire che la cosa è fattibile e i giovani piloti traggono beneficio nell’affrontare certe piste in condizioni difficili.

 

Per il Femminile non è ancora così per il momento.

 

 

Quindi aspettiamoci che nella prossima stagione il campionato in rosa rimanga dov’è ora con l’auspicio che la Federazione insieme agli organizzatori trovi il modo di fare crescere di nuovo i numeri di partecipazione.

 

A Fermo erano in 21 ma non sono state mai più di 30 quest’anno. Si può e si deve fare qualcosa per portare anche le ragazze a riempire sempre il cancelletto. Numeri maggiori indicano anche una maggiore probabilità di trovare forze fresche da buttare anche in gare internazionali.

 

 

Buon lavoro a tutti, alle ragazze che già ci mettono l’anima, a Fermo lo abbiamo visto, ed agli enti preposti per migliorare sempre di più un torneo che merita attenzione.

 

Noi lo seguiamo da anni e ne siamo sicuramente affezionati.

 

 

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