Con questo comunicato il team DIGA PROCROSS KTM ha annunciato il ritiro dalle competizioni internazionali. Una scelta inevitabile dovuta ad esigenze di affari di famiglia.
“Il patron del DIGA Procross KTM Racing Team, è stato un appassionato pilota di motocross in gioventù, ha lottato con problemi di salute dalla scorsa settimana. I suoi medici gli hanno chiarito che deve prendersi cura della sua salute il prima possibile e che il suo corpo ha bisogno di molto più riposo.
Per questo Justin Amian dedicherà la sua piena attenzione all’azienda di famiglia con effetto immediato e, con il cuore pesante e per un periodo indefinito, si ritirerà dal paddock MXGP con il DIGA Procross KTM Racing Team. Fino a questo punto, il team era nel bel mezzo della preparazione per la stagione 2023 ed era nelle fasi finali di schierare una formazione pronta per il Campionato del Mondo MX2 con il supporto dei suoi partner. Justin Amian, che a 28 anni è il più giovane team boss del paddock MXGP, e il team DIGA Procross possono guardare con orgoglio a un passato di successo, che è sempre stato caratterizzato dal pieno impegno e dalla concentrazione sul team di Justin Amian.
Fondata nel 2011 e in evoluzione da squadra amatoriale a squadra ufficiale nel 2021, la squadra è stata una pura squadra di motocross fin dall’inizio, con un pieno di passione e amore per lo sport del motocross e per raggiungere il successo. Il team ha vinto numerosi titoli e podi nazionali e internazionali in varie classi come il Campionato del Mondo MX2, l’EMX250, l’EMX125, le classi ADAC MX Masters e nel Supercross.
Tuttavia, Justin Amian e DIGA non possono fare a meno del motocross. L’Accademia DIGA, nata quest’anno per occuparsi della crescita dei giovani atleti emergenti, continuerà a svolgersi nella forma consueta e continuerà ad avere un grande successo grazie a ottimi partner. Infine, il Team DIGA Procross desidera ringraziare tutti i partecipanti, partner, amici e dipendenti, senza i quali tutto ciò non sarebbe mai stato possibile”.
TEAM DIGA PROCROSS PRESS OFFICE
Foto Ray Archer
