SONDAGGIO SULLA SICUREZZA NEL MOTOCROSS – PARTE 3

Il tema della sicurezza  nel nostro sport non dovrebbe mai essere un aspetto da sottovalutare o da tirare fuori quando succedono gravi incidenti.  Vogliamo andare un po’  più a fondo e sentire il parere di piloti e addetti ai lavori.

Il bello del nostro sport è l’aspetto spettacolare ed emozionale che coinvolge piloti e appassionati. Con l’obiettivo di far avvicinare più aspiranti possibili al motocross più di qualche persona tra gli addetti ai lavori ha sollevato diversi dubbi riguardo piste troppo veloci e moto che permettono di andare forte anche a chi non ha la necessaria esperienza.

 

Secondo noi si potrebbe iniziare un percorso che porti all’attuazione di un corso di guida-pratica obbligatorio per coloro che prendono la licenza per la prima volta e si apprestano ad affrontare le piste di allenamento negli affollati weekend insieme a piloti di tutti i livelli. Non è più accettabile che chiunque e con qualsiasi livello di capacità, possa entrare in pista senza sapere le basi dello sport per poterlo affrontare in tutta sicurezza, per sé e per gli altri piloti.

 

Sentiamo cosa ne pensano i diretti interessati, ovvero alcuni piloti e addetti ai lavori, oltre ad alcuni gestori delle piste. Ad ognuno abbiamo posto quattro domande sui vari temi che abbiamo preso in esame:

 

  1. Tema sicurezza in pista, pensi che si sta facendo abbastanza o con le ultime evoluzioni dello sport si sta andando verso un aumento dei rischi?
  2.  Dove si potrebbe intervenire?  Tracciati, moto oppure?
  3. Cosa ne pensi dell’istituzione di corsi di guida obbligatori per staccare la licenza?
  4. Il problema maggiore é negli allenamenti o in gara secondo te?

 

LEONARDO SPOLETINI – FLY OVER RACING – TEAM MANAGER (ex pilota e grande appassionato)

1) Una premessa va fatta partiamo dal fatto che il motocross è uno sport pericoloso e l’incidente grave è sempre dietro l’angolo, ma con le tecnologie di oggi la percentuale degli incidenti gravi si può e si deve tenere ai minimi livelli. Negli ultimi anni si è fatto molto sia da parte dei moto club sia da parte delle varie federazioni forse chi non ha fatto molto sono proprio i piloti.

2-3) Certamente organizzare gare sia a livello amatoriale che titolate hanno sempre più costi elevati ma non per questo si deve trascurare la sicurezza. Negli ultimi anni ho visto che l’impegno degli organizzatori ha sconfitto in quasi totalità la polvere nemico numero uno del motocross, sono stati tolti ostacoli come gomme, paletti pericolosi ecc. Secondo me si deve lavorare ancora ma soprattutto vanno istruiti e sensibilizzati i piloti. Il rispetto delle regole è fondamentale per una buona riuscita di una gara e scongiurare incidenti pericolosi se non mortali. Le pene per chi non rispetta i regolamenti, bandiere o indicazioni del direttore di gara devono essere severe anche con il ritiro della licenza se necessario. Sicuramente dei corsi titolati obbligatori prima di rilasciare la licenza sarebbero veramente d’aiuto alla sicurezza e sensibilizzerebbe notevolmente i ragazzi.

4) La sicurezza è un elemento che deve essere sempre tenuto in considerazione sia negli allenamenti che nelle gare e secondo me bisogna collaborare tutti insieme, organizzatori e piloti per raggiungere l’obbiettivo; il motocross è uno sport estremo e come tale non va lasciato niente al caso.

 

 

MICHELE CERVELLIN – pilota Mondiale MX2 Martin Racing Technology

1) L’evoluzione dei mezzi e della tecnica di guida, permettono di aumentare la velocità, di conseguenza il rischio di infortuni. Secondo me si può lavorare sull’attrezzatura, io personalmente lo scorso anno ho collaborato con Dainese sul progetto air bag, che poi per incompatibilità di sponsor ho dovuto interrompere, ma devo dire che la cosa è veramente valida, se pur per il momento non alla portata di tutti..la troveremo in commercio a breve.

2) Sicuramente le piste si devono migliorare, e adeguare al tipo di utenza, intendo che a un pilota principiante bisognerebbe poter offrire una pista facile, e a quello esperto un impianto più  professionale. Questo in gara e pure in allenamento.

3) I corsi di guida secondo me sono fondamentali, io stesso ne ho frequentato parecchi , purché organizzati da personale qualificato .

4) Gli impianti molto spesso sono mal gestiti, e possono trasformarsi in trappole micidiali.  Il personale in pista è inesistente, e questa può essere la causa di sgradevoli incidenti, parlo per esperienza personale. Certamente gestire un impianto è  un impresa molto costosa,  e un moto club da solo a volte non ce la fa, ci sarebbe da discutere una settimana…

 

MICHAEL MANTOVANI – pilota classe MX2 GHIDINELLI RACING

1) Beh sicuramente la sicurezza non è mai abbastanza e sicuramente lo sviluppo costante delle moto causa un aumento del rischio perché anche un amatore può con un 450 raggiungere velocità che non è in grado di sostenere. Sicuramente anche i tracciati che stanno inserendo sempre più ostacoli tipo “sx” per lo spettacolo non aiutano la sicurezza sopratutto per gli amatori appunto.

2) beh sicuramente i tracciati penso che abbiamo una “colpa” se così si può chiamarla. La pista liscia senza buche è si divertente, ma molto più pericolosa per un amatore di quanto non lo sia una bucata, poiché la velocità è molto alta rispetto al normale. Ovviamente i gestori per poter “guadagnare” non possono lasciare la pista bucata ma penso che se tutte le piste adottassero lo stesso sistema i piloti amatori potrebbero abituarsi a situazioni più difficili di quelle che si trovano normalmente ed esser più sicuri.

3) penso possa esser una buona idea anche se non deve esser facile l’organizzazione della cosa. Detto ciò penso possa esser giusta perchè tanti “piloti” entrano in pista senza aver nessun tipo di esperienza o tecnica di guida mettendo in pericoloso se stesso e anche gli altri.

4) Il problema penso possa esserci un po’ ovunque, chiaro che il discorso gara e un po’ a parte perché il pilota tende un po’ come si dice in gergo a “staccare la spina” rischiando più del normale, altra cosa come ho detto prima non avendo molto piste selettive dove allenarsi alcuni situazioni che si trovano in gara mettono più a rischio il pilota perché non è abituato a girare in queste condizioni rischiando più del normale.

 

 

SIMONE FURLOTTI – pilota MONDIALE MX2 SM ACTION MC. MIGLIORI YAMAHA

1) secondo me i problemi sono nelle piste, ormai cercano di farle sempre più facili e più veloci, e ovviamente le moto che vanno sempre più forte, i piloti della domenica non sono così allenati e se cadono si fanno male. Però bisognerebbe, magari nei weekend quando c’è tanta gente, mettere qualche sbandieratore nei salti più grossi.

2) Bisognerebbe lasciare le piste più bucate così si va più piano…Ma così non ci va gente a girare ed è controproducente per i gestori.

3) Forse non sarebbe male, è un pò più complicato da fare.

 

FRANCESCO MURATORI – pilota MX1 TEAM FLY OVER 

1) si perché le piste hanno sempre più ostacoli adatti a tutti, piuttosto che per piloti che sanno guidare, quindi il pilota della domenica si sente in grado di fare cose che le sue doti non gli permeterebbero, e si fanno male.

2) le moto ti permettono di superare il limite, quindi le piste devono dare i limiti… quindi cambiarle.

3) non conosco in particolare il regolamento dei corsi di guida.

4)il problema maggiore negli allenamenti, in gara la pista si segna e diventa selettiva, la gente che va forte va forte comunque, e quelli che vanno piano vanno più piano, quindi meno rischi… poi si ritorna al punto 1.

 

BRYAN TOCCACELI – pilota MX2

1) penso che per come si stanno evolvendo le cose, soprattutto in allenamento molte piste sono abbastanza pericolose.

2) per una maggiore sicurezza si potrebbe intervenire con degli sbandieratori in allenamento.

3)penso che sia molto utile.

4) ora maggiormente in allenamento, in gara ora che si usa il ranking penso che sia molto più sicuro.

 

DAVIDE DE BORTOLI – pilota MX1 KROS TEAM

1) è ed è sempre stato uno sport molto pericoloso e non è facile prevenire gli infortuni, perché più di mettere le protezioni un pilota altro non può fare.. ovviamente col tempo sono aumentati i ritmi e questo aumenta il rischio.

2) Sicuramente i tracciati sono diventati più pericolosi, ormai in ogni pista sono presenti doppi, tripli, waves ecc perché aumentano sicuramente lo spettacolo per chi sta fuori e le moto ti permettono di farlo rispetto ad una volta. L’unica cosa che si può fare è tenere sempre la pista fresata e umida che rallenta molto la velocità e sistemare le rampe dei salti ad ogni manche altro non mi viene in mente..

3) Penso che ridurrebbe di molto il numero di piloti.. primo per i costi e secondo perché la gente non ne ha voglia.

4) Sicuramente la gara è molto più tirata e oltre al pericolo di sbagliare bisogna stare attenti anche agli altri.. è uno sport che non permette cali di concentrazione quindi il rischio c’è sia in gara che in allenamento.

VEDI LE ALTRE PARTI DEL SONDAGGIO: PARTE 1   –   PARTE 2

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