PRO PRESTIGE 2022, BILANCIO DI UNA STAGIONE DI TRANSIZIONE

Il Campionato Italiano Pro Prestige. Un torneo che fa sempre discutere, nel bene e nel male. Facciamo un piccolo bilancio della stagione.



Diciamo subito che quest’anno rispetto agli ultimi due anni si è sentita la mancanza di piloti stranieri di livello, non ce ne vogliano i nostri, ma purtroppo il livello generale si è abbassato in questo 2022.

 

Con le ultime due stagioni segnate dalla pandemia e il Mondiale che è iniziato molto più tardi, i piloti erano in cerca di competizioni in grado di tenerli “attivi” e sono venuti a correre spesso e volentieri nel Prestige.

 

Un’inversione di tendenza che non ha fatto bene a tutto l’ambiente e come auspica Fx Action speriamo in qualche modo di riuscire a riportare nel campionato tutti i nostri piloti anche chi corre per team ufficiali, vedi i vari Adamo, Guadagnini, Monticelli e Bonacorsi. Per questo la Federazione potrebbe giocare un ruolo fondamentale.

 

Alberto Forato con il numero #1

 

Peccato, perchè mentre l’organizzazione fa passi avanti di anno in anno gli sforzi non vengono ripagati a pieno. Inutile nascondersi dietro un dito, senza i grandi piloti anche lo spettacolo viene meno. E con esso anche le presenze in pista ed a casa davanti a TV e PC ne risentono. Il massimo torneo nazionale (gli Internazionali sono un discorso a parte, il periodo in cui si corrono aiuta moltissimo in tal senso) deve trovare un appeal maggiore possibile per arrivare ad essere un riferimento in Europa.

 

Le piste (tutte degne di un mondiale, in Italia si può), il contorno (che secondo noi in gran parte c’è già), i piloti di livello (che sono da traino anche per tutti quelli che vogliono crescere ed imparare dai migliori) ed un montepremi importante (si può fare di più secondo noi rispetto ad oggi) devono “lavorare” insieme.

Solo così movimento ed indotto possono crescere a livelli significativi.

 

Cas Valk fa sua la Rokies Cup

 

L’esperimento della Rookies Cup è stato ampiamente superato, le tre prove con tutti i migliori piloti della classe 125 verrà sicuramente riproposto sperando di avere il cancello quasi pieno fino alla fine.

Per questi ragazzi correre nelle piste del Prestige è un’esperienza che non possono fare allo Junior (le piste del tricolore dei ragazzi devono tenere conto anche dei piccolini) e che li allena sicuramente di più in prospettiva europea

 

 

I TRACCIATI

Le piste di quest’anno hanno soddisfatto in linea di massima le aspettative.

Tutti tracciati storici dello stivale in pratica. Maggiora, Ponte a Egola, Faenza, Arco, Fermo…….l’unica che a nostro avviso non è piaciuta è stata proprio l’ultima di Malpensa.

Purtroppo il terreno del circuito lombardo non permette di fare miracoli, nemmeno con la lavorazione in profondità che viene fatta solitamente tra sabato e domenica.

Le rampe così scavate e pericolose le abbiamo viste solo qui, non lo diciamo solo noi, ma facendo un giro nel paddock parecchi piloti se ne sono lamentati.

 

Per quel che riguarda le infrastrutture, a parte piccoli inconvenienti, il livello generale è stato all’altezza della manifestazione.

 

 

I PROTAGONISTI

La MX1 è stata un assolo di Alberto Forato, che solo l’infortunio di metà stagione ne ha rallentato il cammino, ma poi una volta ristabilito ha ripreso a vincere da dominatore, lasciando solo una manche a Lapucci a Faenza.

Alberto ha un passo mondiale, e le performance nella MXGP lo dimostrano.

 

NL #211

Furbetta vince la Fast MX1

Joakin Furbetta ha iniziato questo campionato come ha più volte detto lui stesso quasi per gioco, poi visto che poteva puntare a qualcosa di importante ha continuato e non senza soffrire ha conquistato il titolo della Fast.

La 300 è stata terreno di conquista di Jimmy De Nicola e del Pardi Racing, che si porta a casa l’ennesimo titolo tricolore.

 

A De Nicola la 300

 

 

Nella MX2, per la prima volta ad imporsi è stato un pilota straniero.

Lo sloveno Jan Pancar ha ben gradito l’organizzazione e i tracciati della nostra penisola ed ha sfruttato queste gare per migliorarsi anche nel Mondiale dove spesso ha avvicinato la top-5.

In pista con camper e carrello ha fatto vedere che con pochi fronzoli, ma tanta sostanza si può competere anche ad alti livelli. Il suo tallone d’achille sono state le partenze, ma ha sopperito con una condizione atletica eccellente e rimonte fino all’ultimo metro.

 

Jan Pancar impressionante in questo 2022, suo il titolo MX2

 

Il podio tutto straniero è stato completato dalle due Fantic di Osterhagen e Tondel, i due non hanno avuto la regolarità di Pancar e soprattutto Tondel ha pagato i troppi zeri incasellati compreso il doppio forfait di Arco per una brutta caduta in gara-1.

 

CT #302

HO #312

 

Dal quarto posto arrivano gli italiani, con Valerio Lata che al suo primo anno nella MX2 ha messo in mostra già ottima padronanza della 250 ed è stato protagonista a Faenza, Fermo e metà Malpensa dove si è affermato nella prima manche.

Federico Tuani ha fatto una seconda parte di stagione in crescendo, con la ciliegina sulla torta della vittoria nella gara di casa a Malpensa. Il lavoro fatto con Jacky Vimond inizia a dare i suoi frutti e la prossima stagione lo vedrà ancora impegnato nello stesso team, ma con moto KTM.

 

Bell’annata al Pro Prestige per Federico Tuani

 

I vari Lugana, Ciabatti e Bassi sono stati i comprimari dopo i piloti sopra elencati. Non sono stati in grado di fare l’acuto durante la stagione.

 

Valerio Lata primo italiano in MX2

 

Ci vediamo nel 2023, buon lavoro a tutti. Per alcune cose servirà più tempo, per altre ci aspettiamo di vederle già nella prossima stagione.

 

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