A RUOTA LIBERA #1 – FMI VS. ENTI DI PROMOZIONE

Apriamo con questo articolo un nuovo spazio di riflessioni e di dibattito su alcuni argomenti che ruotano intorno al mondo del motocross. Partiamo da alcune considerazioni sulle questione Fmi vs. enti di promozione.


 

A scrivere in questa rubrica ospitiamo Ezio Cassiani, presidente del Motoclub la Quercia di Castelvetro (Mo) e gestore dell’MX Park la Barbaiola. Leggete QUI LA SUA INTERVISTA DEL 2017 sul sito MotocrossRomagna.it.

 

Parliamo di FMI contro tutti gli enti di promozione sportiva.

Come vedi questa presa di posizione della Fmi? La vedo in parte giusta, definire i confini dove ognuno può svolgere la propria attività è cosa buona e giusta. Ci sono spazi per tutti. Vedo la Fmi impegnata a proporre manifestazioni di alta qualità tecnica che possono formare i futuri piloti del domani. Stessa cosa vale per i vari campionati regionali. Vedo anche un gran impegno di formazione con corsi a minicrossisti, under 16 e 18.

Le altre sigle di promozione sportiva presenti sul territorio possono promuovere l’attività di base, come sociali, provinciali e regionali ad un livello medio basso. Stiamo vivendo un momento economico importante e noto che molti non possono permettersi di partecipare a gare troppo dispendiose. Qui le varie sigle offrono un servizio essenziale appunto come le sociali e provinciali con regole e ore impegnate molto inferiori che un regionale. Una sorta di manifestazione a costo quasi ” zero” per non perdere l’appassionato. Punto fondamentale è organizzarle economicamente te sostenibili per tutti, piloti ed organizzatori.

 

Il limite del pilota che non può partecipare alle manifestazioni Fmi o viceversa quale potrebbe essere? Bella domanda, i medio bassi non è difficile definirli, ma cercare il limite del confine è difficilissimo. Non ho mai pensato come e dove ricercarlo ma proviamo a ragionare insieme e trovare una logica. Il ranking potrebbe aiutare a mettere un limite di alcuni piloti che non possono partecipare a gare minori. le gare un po più impegnative non vanno limitate a un tipo di praticante visto che la partecipazione alla manifestazione Fmi deve essere aperta a tutti ( licenziati Fmi) senza esclusione per nessuno come succede nel campionato italiano. Categorie e altre cose le vedo sempre su base nazionale, se c’è un campionato Veteran o Superveteran è giusto che ci sia anche nel regionale Fmi.

 

Altra cosa che possiamo inserire nel contesto che possa anche qui trovare il suo spazio? Direi i circuiti, visto che ormai è diventato un monopolio sempre di quelli che tutti vogliono, enti di promozione sportiva compresi. A questo punto per due ragioni ben precise farei un distinguo. La prima è che su un circuito dove ci corri una o più gare nazionali e un regionale di livello superiore, trovo giusto non correrci una gara di un ente promotore. Cosi facendo stimoliamo il praticante a migliorarsi per ambire ad un campionato diverso su piste dove non si con corre qualunque campionato.

Secondo: diamo un pò di linfa (Euro) anche agli altri circuiti che oggi stanno soffrendo per un, diciamo, come dev’essere detto “cannibalismo” dei circuiti di riferimento che stanno mangiando anche involontariamente quelli piccoli. Possiamo definirlo un ripristino dei ruoli a 360 gradi. Sicuramente lo sport ne avrà solo dei benefici.

 

LEGGI TUTTE LE NOSTRE NEWS QUI!

Ti potrebbero interessare:

A RUOTA LIBERA #1 – FMI VS. ENTI DI PROMOZIONE

A RUOTA LIBERA #1 – FMI VS. ENTI DI PROMOZIONE

A RUOTA LIBERA #1 – FMI VS. ENTI DI PROMOZIONE