Vi avevamo promesso di tornare a parlare del Nazioni ed eccoci qua. Abbiamo aspettato perché volevamo capire ed elaborare quanto visto e sentito, anche prima della gara stessa.
Secondo noi ancora una volta è stata la via più “facile” ad avere la meglio, cosa che purtroppo capita spesso in diversi sport nel nostro paese. Si preferisce l’esperienza alla gioventù anche se supportata dal talento. Come scritto precedentemente siamo certi che chi ha gareggiato lo ha fatto al 110% ma chi ha fatto le scelte non ha rischiato.
Puntare su Cairoli ha fatto, e questo lo abbiamo accennato anche a chi di dovere, da parafulmine per tutti. Ad iniziare dall’opinione pubblica che di fronte al nove volte campione del mondo ha quasi totalmente accettato la scelta con entusiasmo.

Tony, grazie di tutto. Ma avremmo visto un altro al suo posto al Nazioni.
Ma facciamo un piccolo passo indietro.
Nel mondiale 2025 hanno gareggiato Adamo, Lata e Zanchi nella MX2 e Bonacorsi, Guadagnini e Forato nella MXGP.
Ovviamente escludiamo subito Zanchi e Forato per i famosi infortuni (speriamo per entrambi di vederli al massimo nel più breve tempo possibile).
Ne rimanevano altri quattro. Due ovviamente erano imprescindibili (lo sarebbero stati comunque) e parliamo di Adamo e Bonacorsi.

Andrea Bonacorsi ha fatto bene specialemnte in gara due

Andrea Adamo ha fatto un Nazioni in rimonta
Ma la scelta del terzo secondo noi è stata sbagliata.
Sbagliata perché ancora una volta abbiamo lasciato a casa un giovane di ottime capacità che sul 450 ha fatto quasi tutto il mondiale (ha saltato qualche GP per infortunio) come Mattia Guadagnini chiudendo l’anno con due piazzamenti nella top ten ed aveva sfiorato il podio in precedenza.
Ed un altro come Valerio Lata che ha dimostrato anche di avere un buon feeling anche con il 450, la gara di Arco non è stata fatta a caso ed è sicuramente vero che una rondine non fa primavera, ma anche lui poteva meritare una chance.
E’ vero, le scelte sono state fatte obbligatoriamente prima che il mondiale finisse ma le alternative a Tony c’erano e non sono state percorse. C’era tempo e modo per aspettare uno di quei due ragazzi per poi eventualmente sostituirlo (alcuni lo hanno fatto nei modi e nei tempi stabiliti).

Mattia Guadagnini poteva essere “aspettato”
Bisognava puntare sui giovani e fargli fare esperienza in una gara dove, tecnicamente ed emotivamente, è importantissima. Sapevamo in partenza che anche con Cairoli in squadra era, carta alla mano, utopistico pensare di andare a podio. E allora, perché non pensare al futuro? Perché non permettere a chi se lo avrebbe meritato sul campo di partecipare?

Valerio Lata sul 450 ad Arco non ha sfigurato….anzi
Si è persa un’occasione si. Bisognava dare un segnale anche ai nostri ragazzi che sono dietro anche a quei sei che abbiamo citato prima. Se si fanno le cose per bene e sula campo ci si merita la chiamata, quella arriva. Abbiamo oltre a questi sei un vivaio di tutto rispetto ma non c’è stato il coraggio di metterlo davanti a qualsiasi risultato. E’ una pecca tutta italiana. Non solo nel motocross.
Speriamo che in futuro si scelga la strada del coraggio, perché secondo noi, in qualsiasi campo, paga sempre.
Per chi poi ha voluto parlato di altro in certe scelte noi non volgiamo nemmeno pensarlo, sarebbe veramente grave e triste.






